«Decine di migliaia», poi «centinaia di migliaia», fino a «oltre un milione»: a leggere gli articoli dei giornali e a sentire le dichiarazioni dei politici sul numero delle vittime delle foibe, è difficile comprendere le reali dimensioni del fenomeno. Anzi, negli anni, tutta la vicenda dell’esodo italiano dall’Istria e dalla Dalmazia è diventata oggetto di polemiche sempre «Decine di migliaia», poi «centinaia di migliaia», fino a «oltre un milione»: a leggere gli articoli dei giornali e a sentire le dichiarazioni dei politici sul numero delle vittime delle foibe, è difficile comprendere le reali dimensioni del fenomeno. Anzi, negli anni, tutta la vicenda dell’esodo italiano dall’Istria e dalla Dalmazia è diventata oggetto di polemiche sempre più forti e violente. Questo libro è rivolto a chi non sa niente della storia delle foibe e dell’esodo o a chi pensa di sapere già tutto, pur non avendo mai avuto l’opportunità di studiare realmente questo tema. Questo “Fact Checking” non propone un’altra verità storica precostituita, non vuole negare o sminuire una tragedia. Vuole riportare la vicenda storica al suo dato di realtà, prova a fissare la dinamica degli eventi e le sue conseguenze. Con l’intento di evidenziare errori, mistificazioni e imbrogli retorici che rischiano di costituire una ‘versione ufficiale’ molto lontana dalla realtà dei fatti. È un invito al dubbio, al confronto con le fonti, nella speranza che questo serva a comprendere quanto è accaduto in anni terribili.
E allora le foibe?
«Decine di migliaia», poi «centinaia di migliaia», fino a «oltre un milione»: a leggere gli articoli dei giornali e a sentire le dichiarazioni dei politici sul numero delle vittime delle foibe, è difficile comprendere le reali dimensioni del fenomeno. Anzi, negli anni, tutta la vicenda dell’esodo italiano dall’Istria e dalla Dalmazia è diventata oggetto di polemiche sempre «Decine di migliaia», poi «centinaia di migliaia», fino a «oltre un milione»: a leggere gli articoli dei giornali e a sentire le dichiarazioni dei politici sul numero delle vittime delle foibe, è difficile comprendere le reali dimensioni del fenomeno. Anzi, negli anni, tutta la vicenda dell’esodo italiano dall’Istria e dalla Dalmazia è diventata oggetto di polemiche sempre più forti e violente. Questo libro è rivolto a chi non sa niente della storia delle foibe e dell’esodo o a chi pensa di sapere già tutto, pur non avendo mai avuto l’opportunità di studiare realmente questo tema. Questo “Fact Checking” non propone un’altra verità storica precostituita, non vuole negare o sminuire una tragedia. Vuole riportare la vicenda storica al suo dato di realtà, prova a fissare la dinamica degli eventi e le sue conseguenze. Con l’intento di evidenziare errori, mistificazioni e imbrogli retorici che rischiano di costituire una ‘versione ufficiale’ molto lontana dalla realtà dei fatti. È un invito al dubbio, al confronto con le fonti, nella speranza che questo serva a comprendere quanto è accaduto in anni terribili.
Compare
Val –
Nessun evento storico accade per caso, e il massacro delle foibe non è un'eccezione. L'evento di per sé è un evento familiare a tutti noi, insegnato nelle scuole ma mai approfondito nel dettaglio. Da qualche anno a questa parte poi, con l'avvento di Facebook, ogni 10 febbraio spuntano post a destra e sinistra (per lo più a destra...) in ricordo degli italiani uccisi per mano slava, e ogni anno i numeri cambiano. Chi parla di oltre diecimila vittime, chi ha sostenuto fossero centinaia di migliaia Nessun evento storico accade per caso, e il massacro delle foibe non è un'eccezione. L'evento di per sé è un evento familiare a tutti noi, insegnato nelle scuole ma mai approfondito nel dettaglio. Da qualche anno a questa parte poi, con l'avvento di Facebook, ogni 10 febbraio spuntano post a destra e sinistra (per lo più a destra...) in ricordo degli italiani uccisi per mano slava, e ogni anno i numeri cambiano. Chi parla di oltre diecimila vittime, chi ha sostenuto fossero centinaia di migliaia. Di questo passo entro il 2026 saranno diventate almeno un milione (come dichiarò Gasparri nel 2004). Cercare di analizzare un evento storico senza contestualizzarlo, non solo è inutile da un punto di vista critico ma può portare a interpretazioni completamente errate, come è spesso il caso per il massacro delle foibe di cui Gobetti parla. L'intento in questo breve libro è di raccontare i fatti e dare i numeri, cosa che viene contestata da molti perché evidentemente anche se Gobetti di mestiere fa lo storico, è troppo di sinistra per essere credibile. Le critiche a questo libro, se le andate a cercare, vengono sempre da persone che chiaramente non hanno in particolare simpatia Eric Gobetti, e poco dicono sul libro in sé (che è comunque ricco di citazioni di altri storici, quindi non ci stiamo affidando alla sua parola come sacra). Nell'introduzione del libro si mette subito in chiaro che nessuno vuole negare la tragedia e nessuno vuole negare la storia. Ma non raccontare la storia per quel che è e nel suo contesto originale rischia di diventare un capro espiatorio per gruppi e individui filo-fascisti. Gobetti dà un contesto storico e geografico già nel primo capitolo, partendo dall'Impero Romano, passando per la Repubblica di Venezia e arrivando all'Unità d'Italia. Passiamo poi al concetto di identità italiana, che prima era sfumato ma con l'avvento della dittatura diventa un'imposizione, cancellando qualsiasi sfumatura slava tipica dell'area intorno al confine orientale. Si passa poi a un'analisi più approfondita degli avvenimenti del '43 e poi del '45, che per quanto terrificanti da leggere, erano la norma all'epoca in un contesto di guerra. Si conclude con l'esodo e con le accuse di occultazione della tragedia e sulla svolta politica successiva alla dissoluzione della Yugoslavia e il modo in cui l'episodio è stato politicamente strumentalizzato. È un libro breve e conciso, basato su dati e numeri e l'analisi che ne deriva nel contesto storico in cui gli eventi sono avvenuti. Nella mia limitata esperienza con libri di saggistica a stampo storico, ho sempre trovato una tendenza a creare elenchi (è successo questo, poi questo, poi questo, e infine questo) che normalmente mi lascia ben poco se non una serie di nomi confusi in testa e date che probabilmente dimenticherò nel giro di qualche mese. Invece Gobetti ha messo nero su bianco fatti e numeri in maniera estremamente chiara, di facile comprensione anche per chi non ha una conoscenza dei fatti superiore agli insegnamenti del liceo o poco più grazie al contesto più vasto che viene presentato.
Élodie –
Divulgazione di qualità Agile volumetto di recente pubblicazione, il testo si rivolge ad un pubblico medio, non specialista e con scarsa dimestichezza nella metodologia della ricerca storica. Con un linguaggio chiaro ed accessibile, l'autore riesce a esporre con grande efficacia gli avvenimenti relativi alle vicende che hanno interessato il confine italo-jugoslavo durante la Seconda guerra mondiale, contestualizzando i fatti nel panorama europeo e restituendo loro la corretta complessità. Il libro Divulgazione di qualità Agile volumetto di recente pubblicazione, il testo si rivolge ad un pubblico medio, non specialista e con scarsa dimestichezza nella metodologia della ricerca storica. Con un linguaggio chiaro ed accessibile, l'autore riesce a esporre con grande efficacia gli avvenimenti relativi alle vicende che hanno interessato il confine italo-jugoslavo durante la Seconda guerra mondiale, contestualizzando i fatti nel panorama europeo e restituendo loro la corretta complessità. Il libro si struttura in nove brevi capitoli, ciascuno dedicato a un luogo comune diffuso presso l'opinione pubblica che viene esposto e successivamente confutato alla luce dei dati emersi dalla ricerca storiografica. Uno dei pregi del volume, oltre alla chiarezza di linguaggio e alla piacevolezza di lettura, è infatti l'eccellente capacità di fornire argomentazioni puntuali e convincenti all'interno di un discorso organico. Nonostante ciascun capitolo affronti un tema diverso, si può riconoscere una struttura espositiva che accomuna tutte le parti del libro e lo rende una sorta di breve monografia sull'argomento. Pur trattandosi - come si è detto - di un testo di divulgazione, l'autore offre alla fine una bibliografia ragionata che, anche se un po' ridotta, si rivela un utile strumento per orientarsi ed approfondire temi che sono spesso esposti in modo superficiale o strumentalizzato sul web. In conclusione, appaiono del tutto ingiustificati gli attacchi e le accuse che sono emersi in modo virulento già ben prima della pubblicazione del testo sulla sola base del titolo. In un panorama come quello italiano in cui la divulgazione di qualità è quasi assente, il libro si pone come una piacevole eccezione; inoltre l'autore ha il merito di segnalare all'attenzione pubblica la necessità di fare divulgazione non solo in ambito scientifico, ma anche in quello storico.
frisco - فریسکو –
Libro di divulgazione storica, assolutamente necessario. Un breve video che illustra il livello del dibattito e dell'analisi storica in Italia: link video youtube Questo esempio di profonda ignoranza, se non vera e propria malafede, è citato da Gobetti nel suo libro. Nel video, tratto dal programma Porta a Porta di RaiUno del 13/02/2012, la storica Alessandra Kersevan fa presente a Bruno Vespa che l'immagine utilizzata come sfondo in studio non ritrae l'uccisione di italiani da parte di partigiani Libro di divulgazione storica, assolutamente necessario. Un breve video che illustra il livello del dibattito e dell'analisi storica in Italia: link video youtube Questo esempio di profonda ignoranza, se non vera e propria malafede, è citato da Gobetti nel suo libro. Nel video, tratto dal programma Porta a Porta di RaiUno del 13/02/2012, la storica Alessandra Kersevan fa presente a Bruno Vespa che l'immagine utilizzata come sfondo in studio non ritrae l'uccisione di italiani da parte di partigiani jugoslavi. In realtà mostra la fucilazione di cinque partigiani jugoslavi sloveni da parte delle truppe italiane durante l’occupazione italiana della Slovenia (1941-1943). In studio segue la solita scenata tra invitati e politici italiani, Vespa richiede ulteriori fonti (???) e Kersevan viene ritenuta provocatrice e non affidabile. Il pubblico, soddisfatto, applaude.
Homo Faber –
Eric Gobetti è talmente uno storico super partes che basta una semplice ricerca in rete per trovare sue foto alla tomba di Tito e mentre saluta con indosso fazzoletto rosso e bandiere yugoslave alle spalle. Il centinaio scarso di pagine del volume riflettono questa sua aderenza ideologica. Se cercate lavori onesti sull'argomento allora cercate altrove. Eric Gobetti è talmente uno storico super partes che basta una semplice ricerca in rete per trovare sue foto alla tomba di Tito e mentre saluta con indosso fazzoletto rosso e bandiere yugoslave alle spalle. Il centinaio scarso di pagine del volume riflettono questa sua aderenza ideologica. Se cercate lavori onesti sull'argomento allora cercate altrove.
Masurin Salvadi –
Breve ma completo, credo sia rivolto a lettori non pratici della storia del confine orientale; tuttavia offre buoni spunti anche agli "esperti". Di lettura fluida, affronta i vari punti senza giri di parole...e per chi volesse poi approfondire, c'è la bibliografia ragionata. Breve ma completo, credo sia rivolto a lettori non pratici della storia del confine orientale; tuttavia offre buoni spunti anche agli "esperti". Di lettura fluida, affronta i vari punti senza giri di parole...e per chi volesse poi approfondire, c'è la bibliografia ragionata.
Tancredi Marini –
La storia si fa con gli studi, i documenti e le fonti. Eric Gobetti è un vero storico.
Simona Cărămidă –
Necessario!
Lorenzo –
Luca Porreca –
Ciocci –
Giuseppe Alessi –
Leda –
Malamente –
Victoria –
Iole Meani –
Giulia Marino –
Shardan –
Lorella Gallo –
Nicola Tanno –
Davide Guarino –
Carlo –
Giandrea Cipolla –
Andrea Delfino –
Elisa Tinella –
Valerio Rossetti –
Diego –
Antonio –
Alessandro Mensini –
Renzo –
Fosforo –